venerdì 15 luglio 2011

Fulmini killer a ciel sereno





Roma, 6 lug. - (Adnkronos) - Sono circa 1.000 all'anno i morti nel mondo a causa dei fulmini che cadono nel corso dei 16 milioni di temporali che annualmente si verificano nel nostro pianeta, in gran parte nella fascia equatoriale. In Italia, secondo gli ultimi dati dell'Istituto Superiore di Sanità, possono cadere in un anno anche 578 mila fulmini. Si tratta, quindi, di un fenomeno atmosferico ben presente nel nostro Paese e che negli ultimi 30 anni ha provocato oltre 600 decessi, in maggioranza uomini (80,3%), la cui età media supera di poco i 40 anni.




(fonte: http://altoadige.gelocal.itBRESSANONE. I cadaveri di due persone, un uomo e una donna, sono stati rinvenuti questa mattina nei pressi di Picco della Croce, 3.135 metri, sui monti di Fundres. Entrambi sono morti fulminati. Sul posto, in località Valles, sopra il comune di Rio Pusteria, sono intervenuti il soccorso alpino e l'elicottero Pelikan 2. Si tratta di una coppia di turisti germanici, partiti ieri per una gita ad alta quota ma non rientrati nell'albergo dove alloggiavano. Ieri sera, non risultavano denunce di scomparsa, per cui è probabile che i due si trovassero in Val d'Isarco insieme, senza altre persone. 



Su tutto l'Alto Adige, in un'estate caratterizzata dal maltempo, si sono scaricati nelle scorse settimane migliaia di fulmini ed anche ieri, nel tardo pomeriggio, un violento temporale si è scatenato in parte della valle. I soccorritori giunti a quota tremila sul Picco della Croce in Adige hanno confermato che il decesso di entrambi è stato causato da un fulmine. Gli uomini del soccorso alpino hanno raccontato che entrambe le vittime avevano gli scarponi inceneriti. 


Un medico che ha raggiunto il luogo della disgrazia ha detto di avere individuato sul capo dei due anche i segni dell' ingresso del fulmine. Si sta procedendo all'identificazione dei due sfortunati alpinisti. Nessuno aveva dato i due per dispersi. Si suppone perciò che abbiano trascorso la notte tra l'altroieri e ieri in una delle molte baite che sorgano in quota, e che poi ieri pomeriggio abbiano imboccato il sentiero relativamente facile che porta alla vetta approfittando di uno sprazzo di bel tempo in una giornata caratterizzata da forti turbolenze meteorologiche. 


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''I due - ha detto Seebacher - avevano gli scarponi bruciati dalla scarica elettrica del fulmine. Il medico che viaggiava assieme ai soccorritori sull'elicottero della Protezione civile altoatesina ha potuto constatare sul capo dei due i segni inequivocabili del punto nel quale e' entrata la scarica elettrica che li ha uccisi''. ''Dallo stato in cui si trovavano i corpi - ha detto Seebacher - abbiamo subito capito cosa era successo: i due, dopo essere stati colpiti dal fulmine, sono ancora precipitati, finendo sulle rocce sino al punto dove li abbiamo trovati''. 


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Sono tra 10 e 15 i decessi causati ogni anno in Italia dai fulmini, circa mille nel mondo. Ed è la montagna - dicono gli esperti - una delle zone a rischio per quanto riguarda i fulmini, insieme a spiagge, mare, campi aperti, alberi isolati. La maggior parte degli incidenti mortali è il risultato di un arresto cardio-respiratorio immediato che si può verificare per paralisi del centro respiratorio con arresto cardiaco secondario all'asfissia, per un arresto cardiaco seguito da un danno secondario del sistema nervoso centrale o per effetto contemporaneo della scarica elettrica su entrambi gli organi.



(fonte: Repubblica.itCAGLIARI - Sembrano l'evento naturale più pericoloso dell'estate 2006: si tratta dei fulmini, che anche oggi hanno fatto una vittima, un ragazzo di 25 anni, ucciso lungo la costa sud-occidentale della Sardegna. Il caso si aggiunge alle quattro vittime di domenica e alle due di ieri. Dal 17 al 24 luglio si sono scaricati in tutto il territorio italiano 85.370 fulmini (il dato è del Sirf, Sistema italiano rilevamento fulmini), con un picco di 40.381 scariche nella giornata di ieri. 


La vittima si chiamava Gianluca Masala, ed era originario di Ploaghe, in provincia di Sassari. E' stato ucciso da un fulmine sulla spiaggia di Nora, nel comune di Pula, nel cagliaritano. Il giovane si trovava sulla battigia in compagnia della ragazza, quando, intorno alle 13, è stato colpito dal fulmine che lo ha ucciso sul colpo. 


Vani i primi soccorsi dei bagnanti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione locale e i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso del ragazzo. La fatalità che ha determinato la morte di Masala è ancora più drammatica poiché il cielo era completamente sereno e sgombro di nuvole. 


Ma secondo gli esperti non esiste un "allarme fulmini" e il fenomeno trova una giustificazione scientifica. "In primo luogo - spiega Marina Bernardi, responsabile del Sirf - si deve capire che i casi di morte per fulminazione sono purtroppo frequenti: il fulmine è la seconda causa di decesso per avvenimenti naturali, dopo le alluvioni. Inoltre, in estate le persone stanno all'aperto, al mare e in montagna, ossia i luoghi dove solitamente si scaricano le saette. Vista la situazione meteo di quest'ultima settimana, caratterizzata da temporali localizzati, non c'è da stupirsi se si manifestano questi fenomeni". 


Se l'eventuale caduta di un fulmine non deve destare stupore, quella di una scarica a ciel sereno è sicuramente più rara. "Va fatta una distinzione - prosegue Bernardi - i fulmini a ciel sereno sono rarissimi e in Italia non sussistono le condizioni perché si verifichino. Possono però essere confusi con alcuni fenomeni provenienti da cumuli nuvolosi molto distanti dal luogo dove si scaricano". In pratica, da una nuvola distante anche chilometri può partire un fulmine che procede in orizzontale fino alla terra, dove poi si scarica, anche se in quel punto il cielo è sereno. 


(25 luglio 2006)