mercoledì 9 febbraio 2011

Sfiorati da un asteroide

Sfiorati da un asteroide.

E' successo qualche giorno fa, il 4 febbraio alle 20:39; e anche se non ci siamo accorti di nulla e i media hanno, come di consueto, più o meno taciuto o comunque minimizzato l'accaduto (ma grazie a Internet la notizia si è diffusa comunque), si tratta del close encounter più ravvicinato osservato in tempi moderni: solo 5480 Km dalla superficie.

L'università dell'Arizona, all'interno del Catalina Sky Survey (un programma di sorveglianza del cielo in cerca di minacce celesti), ha  battezzato il corpo, piuttosto piccolo (un metro di diametro), "2011 CQ1".

In effetti un asteroide del diametro inferiore a dieci metri non dovrebbe rappresentare un pericolo per la Terra, visto che dovrebbe sublimare prima di toccare il suolo generando superbolidi luminosi (con effetti elettromagnetici però imprevedibili).

Secondo gli esperti NEO (Near Earth Objects) della Nasa, nelle vicinanze della Terra esistono circa un miliardo di proiettili vaganti simili a questo, ma una stima esatta è impossibile.

Se questo asteroide avesse invece avuto un diametro di 50 metri, sarebbe bastata una differenza microscopica nella sua traiettoria per avere un effetto a terra simile all'esplosione di qualche decina di bombe atomiche. Se il diametro supera i 1500 m, possiamo dire addio a un continente, e attorno ai 10 Km alla razza umana.
Lassù ci sono un numero incalcolabile di corpi di queste dimensioni. E sono vicini.

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